Menzione Speciale Matricidio
StorieNoir 2024
Sez. Racconto Inedito
Roberto Rodolfo
De Lorenzi
Biografia
Roberto Rodolfo De Lorenzi Nato a Genova nel dicembre del 1952, è laureato in sociologia presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Attualmente è in pensione, dopo aver lavorato in una Pubblica Amministrazione.
Tra i suoi interessi vanno ricordati l’archeologia e la passione per i libri gialli; in particolare per gli autori “classici” come Arthur Conan Doyle, Agatha Christie e George Simenon, senza però disdegnare alcuni autori americani come Ellery Queen e Michael Connelly.
Scrive per passione. Approfittando delle lunghe passeggiate con la sua amata Jack Russel Terrier, ha cominciato ad elaborare e scrivere romanzi e racconti di genere giallo/noir.
Ha pubblicato self publishing i romanzi Mors Voluntaria e Verità nascoste.
Ha vinto la XVII edizione dello Sherlock Magazine Award, con il racconto “Il mistero di casa Horner”.
Per la Delos Digital ha pubblicato i racconti “Sherlock Holmes e la formula chimica” e “Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes”.
Ha partecipato alla quarta edizione di Giallo Festival, con il racconto “Soluzione Senàrega”, risultando primo nella sezione “Miglior protagonista maschile”.
È stato finalista del concorso Garfagnana in giallo 2023, con il racconto “Chi la fa, l’aspetti”.
Incipit
I gatti non mi sono mai piaciuti.
In modo particolare i gatti neri come Nerone, l’ultimo gatto di mia madre.
Nerone non è come gli altri gatti. Non gioca, non miagola, non fa le fusa.
È capace di restare immobile a guardarti per ore, mentre i suoi occhi gialli ti seguono in continuazione.
A volte ho l’impressione che cerchi di penetrare nel mio cervello in cerca dei miei più reconditi pensieri.
Anche adesso che sto cercando di pulire la lama del coltello con cui ho posto fine alla vita di mia madre, è lì sul tavolo, immobile, che scruta ogni mio movimento.
Sono certo che si sta chiedendo perché l’ho fatto.
«Ti stai chiedendo il perché, brutto gattaccio, avevo solo bisogno di un po’ di soldi per comprarmi da bere! Ma lei no! Mi ha girato le spalle e se ne è andata. Doveva pagare!»
Guardo il coltello, ancora in parte insanguinato, ma non riesco più a ricordare come ha fatto ad arrivare nelle mie mani...
Giudizio della Giuria
“Nerone” svelando fin nelle prime righe cadavere e assassino richiama alla memoria le tanto amate “Inverted story”, ossia un sottogenere del poliziesco nel quale si sa già chi sia l’assassino, l’interesse sta nel fatto che riesca o meno a compiere il suo intento criminoso.
Gli elementi ci sono tutti, come l’elegante e brillante prosa, il cadavere, l’assassino, l’agente investigativo e… un gatto, Nerone appunto.
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